La biblioteca digitale dedicata alla disputa sulle comete ricostruisce il
contesto testuale, iconografico e storico relativo alle accese discussioni che
animarono gli anni tra il 1618 e il 1626 a seguito dell’apparizione di tre corpi celesti
particolarmente luminosi. Il fenomeno
destò grande interesse e il dibattito coinvolse alcuni fra i maggiori filosofi naturali, matematici e astronomi
dell'epoca che si interrogarono sulla natura, la posizione e il moto di questi straordinari eventi cometari. Galileo Galilei fu uno dei grandi protagonisti
della controversia a cui fu chiamato a partecipare nel 1619 spinto da diverse e molteplici sollecitazioni. A motivarne l'intervento, contribuì, in particolare, la pubblicazione nel febbraio di quell’anno di un opuscolo il De tribus cometis anni MDCXVIII disputatio astronomica, uscito in forma anonima ma facilmente
ascrivibile ad Orazio Grassi, docente di matematiche del Collegio Romano. La pubblicazione scatenò una
intensa querelle fra il gesuita e lo scienziato pisano che si
concluse nel 1623 con la pubblicazione del Saggiatore. Nell’opera
Galileo affermò con forza e incisione le ragioni del sapere scientifico,
fondato esclusivamente sull’oggettività degli esperimenti e sull’osservazione
dei fenomeni. Per le argomentazioni, i rilievi di metodo e la mirabile
qualità della prosa, il trattato galileiano costituisce, a tutti gli effetti, uno dei testi fondamentali della
scienza moderna. La biblioteca digitale tematica è pubblicata in occasione della mostra: Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde
gravitazionali Firenze, Complesso di Santa Maria Novella ex dormitorio (16 dicembre 2023 – 17 marzo 2024)